venerdì 26 novembre 2010

Giugno '89

L’hanno chiamata
Primavera di Pechino.
Loro erano seduti.
Parlavano, cantavano, urlavano.
Ed erano seduti.
Erano dure le loro parole.
Ma erano seduti.
Allora gli hanno sparato.
Si sono alzati.
Hanno continuato a sparare.
Molti sono caduti.

Li sento però
ancora in piedi.
Incrollabili
perché hanno insegnato
mi hanno insegnato
il coraggio
di morire


Genova, xx.06.1989

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