sabato 10 marzo 2012

Jan Palach


E bruciasti,
in silenzio bruciasti
per una patria ferita
per un’idea abbattuta.
E mentre funereo danzava
dei carri armati fratelli
il carosello,
silenzioso urlavi
la tua protesta,
la urlavi a ogni uomo
la urli ancora dentro me.
Seme di vita
la tua cenere
ormai è grande e frondoso
l’albero di te.
E il vento tra le foglie
sussurra
libertà


Genova, 14.05.1992

Nessun commento:

Posta un commento