domenica 2 maggio 2010

Il bordo dell'anima

Inavvertito
mi avvicino al bordo
dell'anima

ignaro
dell'oltre
ho lasciato indietro
me stesso

i sentimenti
carburante
per il mio cammino

raggiunto ho il confine
come gli antichi
nomadi al limitare
dell'oceano

intimorito ma magnetizzato
cosa c'è oltre?
oltre il bordo
dell'anima?

apro gli occhi
tremo ma devo
l'orizzonte non si scorge

abbasso lo sguardo
infinito burrone
oltre il bordo dell'anima
l'infinito nulla

nulla
che mi avvolge
che punisce il mio ardire
l'ardire di lasciar parlare
il cuore

meglio era
tacere
fermarsi prima

nel proprio vuoto chiudersi
non scoprire
quello assoluto

oltre il bordo
dell'anima


Stuttgart, 24.09.2002

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