sabato 15 maggio 2010

S'arrampica su per l'erto (Genova)

S’arrampica su per l’erto
monte
la città
unghie e denti
aggrappata a ogni sasso
mentre
salmastro il respiro del mare
t’insegue
S’inerpica
per buie serpentine
fili di terra e d’asfalto
su sé stessi
aggrovigliati
Magri gli alberi
come sipari
strappati
nascondono l’acque
e le mostrano
lontane
nel loro
eterno immobile movimento

Si tuffa da lassù
in te
il mio cuore
vecchia città
sempre nuova
che mi respiri addosso
e scappi
mi respingi
e m’irretisci
come ritrosa spasimante
che d’amare
non sa


Stuttgart, 24.02.2003

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