domenica 14 ottobre 2012

Cristo alla Colonna (F. Parodi)


Cristo
uomo
ti lasci finalmente
andare
in te stesso
cadi

Abbandoni il tuo corpo
chiudi i tuoi occhi
languido
debole
vero uomo

Finalmente libero
dall’obbligo
di abbassarti
a essere Dio


Genova, 19.08.2004 - Köln, 31.08.2004


Filippo Parodi, “Cristo alla colonna”, marmo bianco, 1679, Palazzo Reale, Genova

3 commenti:

  1. Non vuoi che ti dica solo: "Uuuh, che bella!" ogni volta, vero?
    Qui, per esempio, la chiusa avrebbe potuto essere:

    Finalmente libero
    dall'obbligo
    di essere Dio.

    Sarebbe stata già abbastanza controversa... ma ho come l'impressione che tu abbia voluto 'strafare', con quell' "abbassarsi/ad essere Dio", dove proponi un'idea così volutamente contradditoria da offuscare tutto il resto.

    E, un'altra cosa, il personaggio non sente più "l'obbligo di abbassarsi (ad essere Dio)", mentre in tutta la poesia c'è questa tensione verso il basso: "ti lasci andare... cadi... abbandoni il tuo corpo".

    Forse 'sta volta ho esagerato, con le critiche. Dimmelo, se non ti garbano.

    Comunque sia, trovo interessante e nuova questa sorta di commento poetico alle opere d'arte.

    RispondiElimina
  2. Le critiche talvolta fanno piacere, talvolta no... ma senza critiche non si cresce... quindi critica, critica, critica :)

    Comunque quando scrissi la poesia avevo preso in considerazione anche esattamente la versione proposta da te (parola per parola identica :) ), però io volevo rendere chiaro che per quella figura era restrittivo essere Dio, mentre la versione da te proposta (e da me scartata) avrebbe potuto anche far pensare che essere Dio non fosse restrittivo, bensì cosa troppo grossa.

    Magari se un giorno dovessi pubblicarle un volume ci rifletto di nuovo ;)

    RispondiElimina
  3. ...pubblicarle "in volume"... non "un volume" :(

    RispondiElimina