lunedì 15 ottobre 2012

Titus aan zijn Lezenaar


Amore
padre
figlio

Nel dipinto
parla il cuore
lo sguardo del ragazzo
il pennello del padre

Questo dipinto non può essere definito semplice dipinto. Dentro i confini della cornice c’è tutto un mondo, due anime singole eppure indissolubili. Un uomo che guardi questo dipinto col cuore non vedrà un pennello scorrere sulla tela, bensì una mano di padre carezzare la testa e il volto del fanciullo dipinto.

Passaggio
di cuore
alito d’amore
dal padre
verso
il fanciullo
figlio

Il figlio è il mondo. Passato, presente, futuro. Negli occhi del padre altro non esiste: tutto ciò che è al di fuori di quello sguardo di fanciullo non è interessante, non può interessare. Non ha nessuna importanza. Nel figlio scopre il padre il mondo, la propria umanità.

O forse no
semplice
proiezione
della propria
paterna anima

Amore
solo amore

Frankfurt am Main, 15.03.2003 - Stuttgart, 17.03.2003

 

Rembrandt Hamerszoon van Rijn, “Titus aan zijn Lezenaar”, dipinto, 1655, Museum Boijmans van Beuningen, Rotterdam

2 commenti:

  1. Sai che io non colgo tutto questo pathos, nel quadro? Senz'altro c'è l'amore del padre, artista provetto che, come in un'istantanea, ferma sulla tela l'attimo fuggente; il ragazzo sta forse studiando, ma si distrae e sembra inseguire qualche fantasia. L'opera mi piace molto, ma io non ci leggo altro.

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    1. Assolutamente da rispettare il tuo giudizio.

      Mi preme soltanto aggiungere che vedere un quadro (o qualsiasi altra cosa) in foto o dal vivo può produrre emozioni completamente diverse.

      E non sempre in foto è peggio che dal vivo (ma ciò non riguarda questo Rembrandt...).

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