domenica 30 maggio 2010

Lama di luce

Lama di luce
sul mare

Sogno
d'infinito


Sori-Camogli, 01.01.2005

venerdì 28 maggio 2010

Rivivere

Piano
la vita riprende
dalle nebbie del dolore
lenta riemerge

Lenta
dura
cattiva

Incapace d'amare


Stuttgart, 23.05.2002

mercoledì 26 maggio 2010

In aereo

Tappeto di nuvole
impalpabile
pavimento scorre
sotto di me
sotto il mio ventre
di metallo
Bianco solido
fragile
panna tra le stelle
sipario
nasconde il mondo
tutto sembra innocente

Sembra


Köln-München, 16.03.2004 

martedì 25 maggio 2010

Guarito

Desideri e paure
Tentativi di rivederti
e all’ultimo tirarsi indietro
Finalmente,
anni ormai passati,
i miei occhi nei tuoi
vicini
finalmente ritrovarsi
E neanche accorgersene


Eindhoven, 28.03.1993

domenica 23 maggio 2010

Notte tedesca

Anima persa
in una notte tedesca
circondato di buio
riempito di nero

Persona persa
alla ricerca
di un’anima


Horrem, 20.04.2010

sabato 22 maggio 2010

Panorama da Palazzo Rosso

Mare di tetti
tetti di Genova
si sente il mare
si respira
si vive
non si vede

Genova
e il suo mare
Genova
e la mia vita


Genova, 10.04.2004 

venerdì 21 maggio 2010

Partenza

E per una nuova partenza
ci si prepara.
Ferma la vita mia
non può stare:
deciso è
che essa sia
un’eterna partenza.

Forse un giorno
un arrivo vedrò.


Genova, 07.08.1994 

mercoledì 19 maggio 2010

Lucifero

La colpa
imperdonabile
è il pensare

  
Köln, 19.05.2010

domenica 16 maggio 2010

E intanto la pioggia cadeva (Falcone)

E intanto la pioggia cadeva.
Attraverso lo schermo
teso
le mani alle vostre bare
tendevo.
E mi chiedevo perché
perché voi
perché così.
Come animali al macello
inviati dove
la speranza appassisce
come una rosa
da troppo recisa.
E intanto la pioggia cadeva.
Sulla folla
che vi ama
che ancora vorrebbe
proteggervi.
E anche sui detriti,
sui resti
di quelle auto dirette
a casa.
Casa!
Concetto da voi
ormai scordato
rinunciato.
Forse.
Perché voi
soldati in guerra.
E dei soldati disse
Ungaretti
                        Si sta come
                        d’autunno
                        sugli alberi
                        le foglie.
E intanto la pioggia cadeva.
O erano lacrime?
Lacrime di madri,
di mogli,
di sconosciuti
che in voi
vedevano la speranza,
un’alba nuova
in cui svegliarsi.
Lacrime dal cielo.
E gelidi volti:
coloro che mille volte
prima del tritolo
già vi avevano ucciso.
Ministri
di niente,
sindaci
di nessun luogo.
E intanto la pioggia cadeva.
Io,
incredulo spettatore inerme
(Inerme?
O forse colpevole di non aver
urlato
lottato
anche sparato?),
a guardare
assurdi funerali di stato.
Stato che celebra,
stato che ha ucciso
che è
cavaliere inesistente
senza il coraggio e la poesia
di Calvino.
E intanto la pioggia cadeva.
E anche voi siete caduti.
Ma mentre scivola via
la pioggia
goccia dopo goccia,
voi no.
Siete ancora lì.
Vi vedo.
Vi sento.


Genova, 25.05.1992

sabato 15 maggio 2010

S'arrampica su per l'erto (Genova)

S’arrampica su per l’erto
monte
la città
unghie e denti
aggrappata a ogni sasso
mentre
salmastro il respiro del mare
t’insegue
S’inerpica
per buie serpentine
fili di terra e d’asfalto
su sé stessi
aggrovigliati
Magri gli alberi
come sipari
strappati
nascondono l’acque
e le mostrano
lontane
nel loro
eterno immobile movimento

Si tuffa da lassù
in te
il mio cuore
vecchia città
sempre nuova
che mi respiri addosso
e scappi
mi respingi
e m’irretisci
come ritrosa spasimante
che d’amare
non sa


Stuttgart, 24.02.2003

venerdì 14 maggio 2010

Banchetto

Al banchetto della vita
mi sono seduto
Mai sazio sono


Genova, 05.04.1991

mercoledì 12 maggio 2010

Gira la vita

Gira la vita
gira la morte
si volta la carta
appare la falce
nero vestita
cieca e veloce
Sogno oscuro
incubo mattutino
apri gli occhi
non sognare
la morte
potrebbe tornare



Stuttgart, 23.10.2002 

domenica 9 maggio 2010

Edvard Munch

Urla l’angoscia
sul ponte sopra
il nulla dentro.
Svanisce dell’uomo
la forma
nel tuo pennello
e la violenza del colore
un essere ritorna,
non vivo non morto,
che gelido
abbraccia chi guarda


Genova, 30.04.1991 

venerdì 7 maggio 2010

Poeta

E scrivo versi,
poesie,
forse è meglio dire,
scrivo
presuntuoso scriba
credendo
di avere qualcosa
da dire
Scrivo,
gioco
a fare il poeta
come giustamente
disse Fortini


Köln, 05.05.2005

mercoledì 5 maggio 2010

Ritorno a Berlino

E Berlino
di nuovo
città del destino

Città ignota
non mia
meta da turista
distratto

Meta
di momenti particolari
Berlino
sempre
quando qualcosa accade

Ma niente
succede a Berlino


Berlin, 05.05.2010

martedì 4 maggio 2010

Due solitudini

Si sfiorano
si cercano

Vicinissime
e lontane

Ineluttabilmente lontane


Köln, 28.04.2010

lunedì 3 maggio 2010

Io

Dal cielo gronda
di mille vite
che vanno spegnendosi
il sangue
Ora,
mentre scrivo

Si allunga
tremolante una mano
Non chiede elemosina
il bambino
Chiede vita

E ora, qui,
che significato ho
io?


Genova, 31.07.1994

domenica 2 maggio 2010

Il bordo dell'anima

Inavvertito
mi avvicino al bordo
dell'anima

ignaro
dell'oltre
ho lasciato indietro
me stesso

i sentimenti
carburante
per il mio cammino

raggiunto ho il confine
come gli antichi
nomadi al limitare
dell'oceano

intimorito ma magnetizzato
cosa c'è oltre?
oltre il bordo
dell'anima?

apro gli occhi
tremo ma devo
l'orizzonte non si scorge

abbasso lo sguardo
infinito burrone
oltre il bordo dell'anima
l'infinito nulla

nulla
che mi avvolge
che punisce il mio ardire
l'ardire di lasciar parlare
il cuore

meglio era
tacere
fermarsi prima

nel proprio vuoto chiudersi
non scoprire
quello assoluto

oltre il bordo
dell'anima


Stuttgart, 24.09.2002