martedì 6 marzo 2012

Poema interrotto


E un altro anno
ricomincia

Tutto nuovo
tutto vecchio
sempre tu nel cuore
il tuo volto
il tuo sorriso

E nella mia solitudine
del pensiero di te
mi nutro
mi riempio

Ogni sera
rientrare a casa,
trovarla vuota
fredda
silente

Che bello sarebbe
rientrarci
insieme a te
parlare
ridere

O anche solo
guardarti
circondati dalla musica
del silenzio,
da un mondo d'amore.

Non sei venuta.
Tre mesi,
vicina,
ma lontana.
Troppa fatica
Mauro,
troppo innamorato.

Lontani è meglio
pensi ora tu.

E io
ricomincio a soffrire,
amo
e mi struggo.
Forse
non era l'amicizia
per te
così importante.

No,
per te nulla è importante
tranne l'orgoglio,
tranne l'ego.

Nessuna comprensione
nessun affetto
solo durezza
cattiveria
voglia di ferire.

Scaricare gli errori
su di me.

Non capisco.
Non voglio capire.

Ti ho solo dato
affetto.
Perché non capisci,
perché non perdoni?

E un errore
si paga per tutta la vita.

Vita che tu
hai concluso.
Vuoto ora sono.
Morto dentro.

Forse anche fuori.


Stuttgart/Genova, gennaio 2002

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